Itinerario Mattinata

L’Abbazia di Monte Sacro  (Mattinata)

La città: il colore bianco del suo paesaggio incanta i L’Abbazia di Monte Sacroturisti che d’estate affollano la caratteristica cittadina la cui cornice di uliveti, mandorli, fichi d’india e albicocchi, le regala un accento dolcemente affascinante. Adagiata pigramente su due colline, Castelluccio e coppa della Madonna, il nome Mattinata deriva dall’antica Matinum, le sue origini risalgano intorno al XVIII secolo. Mattinata si trova ai piedi di Monte Sacro, noto nell’antichità come Monte Dodoneo, offre ai visitatori la possibilità di raggiungerlo attraversando particolarissimi boschi e pascoli permettendo spensierate escursioni. Sulla sommità di Monte Sacro, custodite dal fitto della vegetazione spontanea, si celano le imponenti e straordinarie rovine di un’antica abbazia benedettina consacrata alla SS. Trinità. La tradizione vuole che il sacro edificio fosse sorto intorno al V secolo, sul luogo precedentemente dedicato al culto pagano di Giove. Intorno al XII secolo, grazie alla crescente floridezza economica e culturale, l’originaria cella monastica divenne una ricca e potente abbazia. Fu in questa stagione di fermento spirituale che l’impianto originario fu dotato di nuove e monumentali strutture e di un raffinato apparato ornamentale. Di quest’ultimo restano le testimonianze restituite dalla chiesa e dal chiostro, tra cui preziosi capitelli ornati con motivi vegetali e alcuni frammenti di affreschi. Salendo sulla vetta del Monte, al fascino esercitato dalle rovine si aggiunge la suggestività del paesaggio circostante, dominato sullo sfondo dalla piana olivicola di Mattinata.

Pietanza tipica

Pancotto dell’ortolano

234,682 kcal

Ingredienti per 10 ospiti

  • Pane casareccio duro g 800Pancotto dell’ortolano
  • Cicoria g 500
  • Finocchio selvatico g 20
  • Olive nere g 200
  • Zucchine g 600
  • Fiori di zucca g 100
  • Patate g 500
  • Fave secche g 200
  • Pomodori g 200
  • Cipolla sponsale g 300
  • Spicchi d’aglio n 10
  • Peperoncino e sale g 20
  • Olio d’oliva mezzo bicchiere

Procedimento

Preparare tutte le verdure: pulire, lavare e tagliare la cicoria, il finocchietto tenero, le zucchine, i fiori di zucca, le cipolle, i pomodori, l’aglio e alcune patate a fette (raschiate dopo averle lavate e non pelate).

A parte lessare le fave, coperte d’acqua, nella pignata a fuoco lento, mettere sul fuoco una casseruola piena d’acqua, al primo bollore unire tutti gli ingredienti iniziando dal più duro, l’aglio e a fine cottura i pomodori, le olive e il peperoncino intero. Terminata la cottura unire le fave e un abbondante cucchiaio d’olio d’oliva. In una scodella di legno mettere il pane abbrustolito e tagliato a pezzettini, versarci sopra in parti uguali gli ingredienti e una generosa dose d’olio d’oliva crudo.

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chef Giuseppe Azzarone