TRENTINO

Come per altre regioni di montagna, la pasta in Trentino Alto Adige non rientra nella tradizione gastronomica locale, se non con delle importanti varianti come l’aggiunta di pane raffermo nell’impasto, ricotta o farina di segale, a seconda del prodotto. La pasta casereccia e industriale è entrata a far parte delle abitudini alimentari di questa popolazione, solo dopo l’Unità d’Italia. Sino ad allora polenta e Gnocchi di tutti i tipi ne prendevano il posto nella tavola degli altoatesini.

Gnocchi

Tra le varie tipologie preparate in questa zona, spiccano i Canederli e altri Gnocchi a base di pane raffermo. Ve ne sono tuttavia altre varianti piuttosto diffuse, come quelli di ricotta, preparati con ricotta, appunto, ma anche farina, uova e pane grattugiato. Normalmente si servono conditi semplicemente con burro, grana del Trentino o ricotta salata e affumicata.

Schlutzkrapfen

Si tratta di pasta farcita a forma di mezzaluna. La sfoglia è fatta di farina di segale, farina di grano tenero (seppur in quantità minima), uova, olio d’oliva e in certi casi latte. Il ripieno è invece di spinaci e ricotta, seppur le moderne varianti suggeriscano di arricchire il preparato di prosciutto crudo, cipolla e cervella.

Spinatsplaetzle

Questi Gnocchi di origine tedesca sono a base di spinaci e vengono preparati con l’aggiunta di farina, uova, latte e sale. Il condimento per eccellenza è fatto con un intingolo di prosciutto tagliato a dadini, panna, burro e grana Trentino. La variante è quella degli Strangolapreti che qui hanno nell’impasto pane raffermo, spinaci e altre erbe, tra cui l’ortica. Secondo la tradizione locale, questo piatto.

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chef Giuseppe Azzarone